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L'Elefantessa Vanitosa e-book epub Kindle Pdf Doc

Racconti Brevi. Comici, surreali, gialli, drammatici   

Epub Kindle  Pdf  Doc                    

Published: Oct. 15, 2011

Words: 42,150

Language: Italian

ISBN: 9781465745910

 

La prima orchidea gialla e verde si posò sull'acqua senza essere notata, tra le zampotte di Ariosta, l'Elefantessa vanitosa. Seduta sull'acqua bassa a riva, Ariosta continuò a strofinarsi la pelle con una pietra liscia. Dio mio, che pelle rugosa ho stamattina, pensò l'Elefantessa, deve essere l'umidità del Lago. La seconda orchidea nera e rossa fece una spirale attorno alla proboscide di Ariosta e si dondolò, appena notata, accanto alla prima orchidea.
Quasi quasi provo a farmi una doccia di fango, questa pietra liscia serve a niente, pensò ancora tra se l’Elefantessa.

 

Con Patate Arrosto
Il cameriere entrò di furia sbattendo le due mezze porte della cucina, la sala ristorante era piena di tipi e tipe affamati.
− Una coscia di pollo con patate arrosto − gridò al cuoco.
Il cuoco lasciò sospeso a mezz’aria il coltellaccio con cui stava tagliando le bistecche con l’osso.
− Gli diamo un qualcosa di surgelato?− chiese calmo al cameriere.
− Niente da fare. E’ il cliente con l’orologio a carillon, Paperone grandi mance. Gli devi dare qualcosa di fresco.
Il cuoco si guardò attorno perplesso, notò la tartaruga che si limava le unghie, rovesciata al sole sotto la finestra. La tartaruga fece cenno al cuoco di guardare sotto la sedia impagliata. A questo punto la gallina decise che era meglio uscire allo scoperto, si mosse zoppicando con una gamba sola e la stampella, lo sguardo torvo.
Il cuoco non si lasciò impressionare e fece subito notare alla gallina come stavano le cose.
− Al cliente piacciono le tue cosce, sei pagata per questo, devi accontentarlo.
La gallina si fece ancora più....

 

Frullini a Energia Solare

Frank aveva tentato una scusa disperata, una difesa scontata.
"Sam, sai bene che la gente non sta a comprare frullini di questi tempi, c'è la crisi economica e la bolla finanziaria."
Dalla vetrata dell’ufficio di Sam si vedeva il fumo dei vaporetti salire dal fiume. Era cominciata così.
Sam lo aveva chiamato nel suo ufficio: 
"Ascolta Frank, devi venderne almeno cento prima di venerdì. E cerca di farti pagare in contanti. Altrimenti non riesco a convincerli a non licenziarti. Gli affari vanno male, siamo in perdita da troppo tempo, forse alla fine del mese chiudiamo. Tra una settimana è Natale, la gente compra cose nuove e inutili. Hai una possibilità."
Sam si era acceso un sigaro, l’ultimo della scatola, si era alzato dalla poltroncina girevole e ora guardava dalla vetrata in basso verso il fiume, il porto, le luci. Allora Frank aveva preso il campione di frullino a energia solare e se ne era uscito dall’ufficio, poi per prima cosa aveva telefonato a sua moglie che sarebbe tornato venerdì sera, quindi era sceso in magazzino a prendere lo scatolone da cento frullini, era salito in macchina e aveva cominciato il suo giro dal quartiere della gente che poteva ancora spendere. Li avrebbe stupiti e aggrediti con questa meraviglia tecnologica, o forse si sarebbe messo a piangere e avrebbe chiesto pietà per la sua famiglia. Dipende da come si mettevano le cose.
Frank aveva già perso il lavoro una volta, sapeva tutto quello che c’era da sapere sull’argomento. Alla fine di una triste mattinata, senza aver venduto un frullino, che sia uno maledetto, gli aveva aperto la porta una specie di megera con una orribile vestaglina a fiori. La donna gli aveva strappato il frullino di mano e aveva gridato: 
"Cosa ci dovrei fare con questo coso secondo la tua maledetta ditta?"
Frank glie lo aveva spiegato, pacatamente, poi se era andato in albergo, doveva decidere come suicidarsi, non era una cosa di poco conto, ci voleva tempo e attenzione.
All’alba del giorno dopo l’angelo custode lo aveva svegliato con una mano sulla spalla.
"Andiamo Frank, ora ci penso io. E lo aveva portato volando in un quartiere di veri signori."
Al primo tentativo la cameriera negra. che gli aveva aperto la porta, dopo poche parole era corsa via a chiedere cosa fare. 
" Signora, credo che abbiamo bisogno di un frullino, ci sarebbe giusto un venditore alla porta." 
"E tu compra il maledetto frullino e frullami le uova. "
Frank si era messo a parlare con la negra. 
" E così ti serviva un frullino, sei stata fortunata."
" Non mi servivano frullini, ne abbiamo cinque in cucina. E’ stato per via dello sguardo. "
Ora Frank sapeva cosa fare, doveva fare lo sguardo disperato.


Trecce Bionde

Anni dopo, durante le vacanze di un altro Natale, la signora fa la turista a New York, si concede una passeggiata da sola per le vie attorno all’Hotel.
Una pizzeria italiana.
‘O zampugnaro innamorato’.
Sul menu il suo ritratto, che un paziente pittore deve aver provato e riprovato da una descrizione.
Accanto al suo ritratto la foto del suo guerriero.
Lei entra. A New York le signore sole sono ammesse.
— Cameriere, una pizza margherita.
— Subito, signora.
Lei si gusta la pizza, ma guarda intorno di continuo.
— Cameriere.
— Comandi, signora.
— Chi è quest’uomo nella foto?
— Il proprietario del ristorante.
— E alloggia qui?
— Si signora, adesso è nel suo ufficio.
— E la donna del ritratto? sua moglie forse?
— Una sconosciuta, non possiamo fare domande.
— Cameriere, mi hai servito una pizza bruciata, portami il proprietario.
La signora è troppo elegante e raffinata, perché il cameriere osi contrastarla.
Ecco che arriva il proprietario:
— Noi non facciamo pizze bruciate — lui ride divertito. Chi sa cosa vuole questa pazza.
— Sei il proprietario? — lei chiede nel suo italiano autoritario, che ne svela la provenienza.
— A servirti, ti faccio portare un’altra pizza? Offerta.
— Mi dai del tu?
— Siamo in America, esiste solo il tu da queste parti.
— Ti sei messo sul menu, per chiedere scusa ai clienti. E chi è questa signora, con le trecce come le mie, accanto a te?
In un lampo cambia la scena, adesso sono loro due, lui furioso e appassionato, lei solo appassionata.
— Eleonora, tu?
— Io. E non mancare di rispetto alla tua cliente, Mr. Cosimo Pizza Bruciata.
— Zoccola, mi spezzasti il cuore.
— Ma le cento lire te le pigliasti.
— Mi servirono per emigrare in America.
— Allora la metà del ristorante è mia.
— Ti devi mettere con me.

 

I Racconti


L'Elefantessa Vanitosa
La Principessa e il Ranocchio Impaziente

Un Allegro Porcellino
Una Automobile Scaglietti
Un dollaro e Venti Cent

La Vendetta di Archibald Oliver Everybottom

Rimango a Mosca, Ivan Ivanovic
Concorso Lettrario
La Figlia del Principe Oblomov

Sigaro Avana
Sogni e Materassi
Il Materassaio

l'Ombrello si Muove
Oldsmobile

Mancha Negra
Pedro e Pablo
La Vittima dai Lunghi Riccioli Biondi
La Vendetta di Patricia

Ciliegia Rossa
Arrivano i Visi Pallidi
Il Ponte di Manhattan

Fico Amaro

Frullini 

Klorinda e il Gatto 

Il Cuoco Perverso
Con Patate Arrosto 
Jenny. Incontro a Firenze

Uccisione del Brigante Ferdinando
Il Brigante Venduto per Dodici Carlini
Il Cinghiale Bianco
La Badessa e il Brigante
Il Rapimento di Carmela
L’Usuraia di Capodichino
Trecce Bionde

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