Memorie di un RETTILIANO
Memorie di un Rettiliano: Origini, Manipolazione Genetica e Controllo Globale
“Non sono qui per convincervi. Sono qui perché la mia vita non basta più a contenere ciò che ho visto.”
Entra in un mondo dove mito, fantascienza e realtà si intrecciano. Memorie di un Rettiliano ti porta faccia a faccia con Ka-Rhex, un Rettiliano antico quanto la memoria della Terra. Attraverso l’intervista impossibile condotta dal professore Aym Gioke, scoprirai segreti che l’umanità ha dimenticato… o che qualcuno ha cercato di cancellare.
Dal cuore di un castello isolato nelle Highlands scozzesi, tra vento e onde del Mare del Nord, il racconto ti trasporta:
- Origini antiche: la civiltà dei Rettiliani, più vecchia della memoria umana.
- Manipolazioni genetiche: l’uomo come esperimento, custode di ricordi e potenzialità dimenticate.
- Conflitto segreto: la grande frattura tra Rettiliani “custodi della luce” e quelli dell’ombra, dominatori nascosti dell’elite mondiale.
- Sopravvivenze nascoste: città sotterranee, ibridi tra umani e Rettiliani e rituali di metamorfosi.
- Narratore immerso nella storia: il confine tra Aym e Ka-Rhex si dissolve, portando il lettore a chiedersi cosa sia realtà e cosa memoria.
Per chi è questo libro:
- Appassionati di fantascienza gotica e thriller esoterico
- Lettori curiosi di alieni, civiltà antiche e ufologia
- Chi ama storie di complotti globali e realtà nascoste
Perché leggerlo:
- Un’esperienza narrativa unica tra intervista, diario e mito.
- Note e riflessioni del giornalista che rendono il racconto vivido e personale.
- Finale aperto che lascia il lettore con dubbi, domande e suggestioni impossibili da dimenticare.
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Rettiliani, alieni, Ka-Rhex, Aym Gioke, manipolazione genetica, civiltà antiche, ufologia, complotto globale, fantascienza gotica, città sotterranee, memoria aliena, mito e leggenda, extraterrestri, thriller esoterico
Formato:
Disponibile in versione digitale PDF
“Un libro che ti cattura dalla prima frase: tra mito, fantascienza e documentario, ogni pagina è un viaggio nell’invisibile.”