✦ Perché lavorare con i sogni?
C’è chi li dimentica appena sveglio.
Chi li considera assurdi, confusi, inutili.
E poi c’è chi — come te, come me — sente che in quelle immagini notturne c’è qualcosa di più.
Una direzione. Un richiamo.
Una forma di verità che non si lascia afferrare con la logica, ma solo ascoltare.
Lavorare con i sogni non significa interpretarli nel senso comune del termine.
Non si tratta di cercare un significato univoco, una chiave risolutiva o una “morale della favola”.
Significa entrare in relazione con un linguaggio antico, simbolico, trasformativo.
Significa lasciarsi toccare da ciò che emerge dal buio.
1. I sogni decifrano i codici psichici
Ogni sogno è come un messaggio cifrato dell’inconscio.
Non parla con frasi razionali, ma con simboli, spazi, atmosfere, trasformazioni.
Ci mostra — a modo suo — dove siamo davvero, sotto la superficie.
Lavorare con i sogni significa iniziare a riconoscere i codici interni che guidano la nostra psiche:
le ripetizioni che mettiamo in scena, i conflitti sommersi, i desideri rimossi, le immagini-guida.
Quando un sogno ci mostra che stiamo fuggendo, o combattendo, o risalendo da un abisso, non lo fa per dirci cosa dobbiamo fare.
Lo fa per specchiare ciò che già è in atto dentro di noi, e che chiede di essere visto.
2. I sogni regolano emozioni in forma simbolica
Spesso pensiamo che le emozioni siano “da gestire” o “da controllare”.
I sogni, invece, non le reprimono né le razionalizzano: le mettono in scena.
Le fanno fluire attraverso immagini che parlano al corpo e all’anima,
permettendoci di viverle in uno spazio protetto, trasformativo.
Un sogno può farci piangere senza lacrime, amare senza possesso, urlare senza rumore.
In questo modo, l’inconscio regola e rielabora le tensioni interne —
proprio mentre dormiamo.
Quando lavoriamo con i sogni, possiamo tornare su quelle immagini con delicatezza,
e riconoscere le emozioni che non hanno trovato spazio nella veglia.
Non per spiegarle via.
Ma per integrarle.
3. I sogni favoriscono creatività, trasformazione e integrazione
Ogni sogno è un laboratorio invisibile.
Un luogo dove il vecchio si rompe e il nuovo si prepara.
Non a caso, molte intuizioni artistiche, filosofiche, scientifiche sono nate da sogni:
immagini improvvise, visioni potenti, soluzioni inattese.
Ma non serve essere artisti per sentire la forza creativa del sogno.
Basta ascoltarlo come si ascolta una musica sconosciuta:
lasciandosi toccare, smuovere, risvegliare.
Lavorare con i sogni ci aiuta a vedere le parti di noi che sono rimaste ai margini,
quelle dimenticate, represse, negate…
e a dar loro uno spazio simbolico.
È un processo di trasformazione e integrazione:
dove ogni frammento può diventare parte viva della nostra storia interiore.
✦ Un’alleanza silenziosa
Lavorare con i sogni non è un compito da svolgere,
ma un dialogo da coltivare.
Con pazienza. Con rispetto. Con meraviglia.
Non sempre si capisce tutto subito.
E va bene così.
I sogni non chiedono risposte.
Chiedono presenza.
Quando inizi a lavorare con loro, scopri che in fondo non sei solo.
C’è qualcosa — o qualcuno — nell’invisibile,
che ti accompagna ogni notte.
E che vuole soltanto essere ascoltato.
🌑
Il sogno non finisce al risveglio.
È lì che comincia.
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