I tanti impegni e la frenesia di ogni giorno ci portano inevitabilmente a trascurare aspetti fondamentali della nostra vita a discapito del benessere personale, e la mancata educazione ad ascoltarci (tipica dei nostri tempi ma anche questione culturale) ci ha indotto sempre di più a non considerare corpo e mente come parte di un tutt'uno e soprattutto come aspetti fondamentali per la nostra esistenza.
Sembra un discorso assurdo ma, se ci pensiamo bene, trattiamo il nostro corpo solo come una macchina che deve produrre continuamente, diamo per scontato che debba funzionare in un certo modo e che mente e corpo non siano collegati, e quando arrivano burnout e crollo fisico (influenza, disturbi, patologie) cadiamo dalle nuvole e magari ci arrabbiamo perché ci ritroviamo bloccati e impossibilitati nel continuare a fare come al solito.
Ma fino a quel momento alla nostra salute psico-fisica chi ci ha pensato? NESSUNO.
Non abbiamo prestato il minimo ascolto al nostro corpo, hai nostri pensieri, ai nostri bisogni fisici e mentali, e se anche ogni tanto abbiamo notato qualche sintomo di malessere abbiamo messo la testa sotto la sabbia per non vedere perché non c'è mai tempo per queste cose. Mettiamo al primo posto sempre gli aspetti materiali della vita, gli impegni, gli obblighi, senza renderci conto che trascurare noi stessi e la nostra salute psico-fisica vuol dire minare alla base le nostre stesse possibilità di agire.
Si dice sempre "la salute è tutto", "la salute prima di tutto", e poi? Non ci badiamo minimamente.
Funziona un po' come per la manutenzione di strade e letti dei fiumi: nessuno si occupa di rifare le strade dissestate e piene di buche o di ripulire i letti dei fiumi finchè qualcuno non cade dal motorino facendosi male o un fiume non esonda. Allora solo a quel punto si corre ai ripari, ma finchè non c'è un danno palese nessuno fa nulla e si continuano a trascurare le cose e a procrastinare qualunque tipo di intervento.
Questo è il classico meccanismo mentale umano che applichiamo a vari settori della vita. Ma come dicevo prima è anche culturale (sicuramente italiano) perché non tutte le culture trascurano il proprio benessere psico-fisico (vedi quelle orientali).
Anche a me è sempre stato insegnato a non pensarci quando avevo un malessere di qualche genere.
Le frasi classiche sono "non ci pensare", "lascia stare", "fai finta che non esista", "distraiti, pensa ad altro", ma non è giusto spostare l'attenzione da un segnale che il mio corpo (o la mente) mi manda, perché il corpo non fa nulla a caso e c'è sempre un motivo profondo per cui si manifesta un problema o un disturbo.
Questo non vuol dire fissarsi in modo eccessivo e patologico su ogni lieve fastidio ma significa prenderne consapevolezza e monitorarlo nella sua evoluzione, cercando di intercettarne l'origine qualora si protraesse più del dovuto e aumentasse di intensità con il passare del tempo.
Questo vuol dire DARE ATTENZIONE A NOI STESSI e PRENDERSI CURA DI SE', della propria salute psico-fisica.
Da quando ho iniziato a darmi più ascolto ho migliorato in modo esponenziale la qualità della mia vita e non tornerò mai più indietro al "non ci pensare, fai finta che il problema non esista", perché da quando mi ascolto ho imparato sia ad intercettare l'origine di un eventuale disturbo che a prevenirlo, ma soprattutto ho imparato ad accogliere le richieste del mio corpo-mente prima che diventino problemi a cui porre rimedio, perché un bisogno che resta lì inascoltato per tanto tempo si incancrenisce ed esplode tutto insieme in un disagio forte, che sia una depressione, un burnout, una dermatite o dolore lombare invalidante.
L'ascolto di corpo e mente è fondamentale sempre, anche se non abbiamo disturbi o malesseri psico-fisici, deve essere una pratica quotidiana che ci accompagna tutta la vita, fin da piccoli.
Per riuscire in questo mi è stato di enorme aiuto il DIARIO DEL BENESSERE, un diario che ho creato io per me stessa all'inizio del mio percorso di cambiamento alimentare (cambiamento che in realtà si è inserito in un più grande percorso di evoluzione e crescita personale, per dirla con termini attuali "l'upgrade" della mia vita). Sono partita stilando un diario alimentare, dato che venivo da anni di disturbi fisici legati all'alimentazione, al quale piano piano, grazie alla psicoterapia e al supporto di vari professionisti della salute che mi hanno trasmesso competenze e spunti di riflessione, ho aggiunto la parte delle emozioni creando così il diario del benessere. Qui registravo giorno per giorno tutto ciò che vivevo nelle 24 ore: cibo, lavoro, movimento, attività varie, ore e qualità del sonno, emozioni, pensieri e disturbi, e questo mi ha permesso non solo di intercettare, come dicevo, l'origine dei miei malesseri fisici ma capire come funziono a livello psico-fisico, quali sono le mie abitudini buone e cattive, come penso e ragiono, cosa è come scelgo di mangiare, con quali pensieri nutro la mia mente, come tratto il mio corpo, se gli dedico tempo per il movimento e cosa scelgo per lui, se il lavoro che faccio mi piace o meno, quanto sono appagata e soddisfatta nei vari settori della mia vita, quali sono le emozioni che accompagnano questa stagione della mia esistenza.
E' come mettere una gigante lente di ingrandimento sulla propria vita e osservare ogni dettaglio, passando allo scanner ogni singolo aspetto. Si scoprono cose di se' di cui non sapevamo nulla, nel bene e nel male. Si capisce come si funziona e si acquisisce un enorme potere di azione sulla propria vita, SI DIVENTA DAVVERO PADRONI DELLA PROPRIA ESISTENZA, SENZA PIÙ ANDARE AVANTI SOLO PER INERZIA, "VITTIME" DEGLI EVENTI.
Il diario del benessere è uno strumento di grande importanza se si vuole sperimentare la migliore qualità di vita possibile, e aiuta a raggiungere questo risultato in termini di benessere sia fisico che mentale, perché permette di tenere traccia visiva delle proprie abitudini quotidiane, mostrando quale aspetto della propria vita c'è eventualmente bisogno di modificare.
Questo diario ti fa scoprire abitudini che non credevi di avere rivelandoti esattamente come funzioni, sia a livello mentale sia fisico, e questo è importante da sapere per ognuno di noi perché così acquisiamo la consapevolezza necessaria anche per poter accettare in modo sereno alcuni nostri comportamenti (e soprattutto le conseguenze di questi) e migliorare dove decidiamo di intervenire.
Ho voluto condividere questo prezioso strumento di rinascita con chiunque abbia voglia di migliorarsi e per questo ho creato il DIARIO DEL BENESSERE che trovi qui sul mio sito, ed è esattamente quello che uso io nella mia quotidianità. All'interno trovi anche un esercizio di Mindfulness (il primo esercizio di questa pratica che ho fatto e che mi ha svoltato la quotidianità) e una ricetta con dei cioccolatini ripieni super deliziosi (anche se senza zucchero!).
Io per oggi ti saluto, ma prima voglio lasciarti uno spunto di riflessione chiedendoti:
sei sicuro/a di conoscerti davvero a fondo e non avere il desiderio di migliorarti?
Giorgia