Carrello
Loading

Quaderni del carcere. Antologia di Antonio Gramsci a cura di Mario Di Vito

In saldo
€7.99
€7.99
Aggiunto al carrello
Autore: Antonio Gramsci
Curatore: Mario Di Vito
Titolo: Quaderni del carcere. Antologia
Pagg edizione cartacea: 238
Lingua: italiano
Formato: Epub con Adobe DRM
Prezzo: 7,99 euro
Edizione: Mauna Loa, 2020
EAN/ISBN: 978-88-944865-5-1
Categoria: Saggio, Politica
LINK ALLA VERSIONE CARTACEA 

IL TESTO: La coerenza profonda del pensiero gramsciano. Un intellettuale e filosofo, prima ancora che uomo di partito, d’ispirazione universale e incredibile attualitá. Nei suoi quaderni, con estrema lucidità, descrive lacchè intellettuali, racconta di galli che annunziano un sole che mai vuole spuntare, e dell’assenza nella vita italiana di ogni movimento «vertebrato» che abbia in sé possibilità di sviluppo permanente e continuo.
I Quaderni del carcere sono la raccolta degli appunti, dei testi e delle note che Antonio Gramsci iniziò a scrivere dall'8 febbraio 1929, durante la sua prigionia nelle carceri fasciste. Da una parte Gramsci considerava lo scrivere un esercizio contro l'inaridimento e la solitudine causati dalla vita carceraria, dall'altra aveva la chance di teorizzare in autonomia da questioni politiche contingenti. In questa antologia la selezione e divisione in capitoli del curatore è “effettuata nell'ottica della maggiore chiarezza possibile, anche per dare la possibilità, a chi ne sia completamente all'asciutto, di avere un quadro generale del pensiero di Antonio Gramsci”.


L'AUTORE: Antonio Gramsci, per la statura del suo impegno intellettuale e politico è considerato una tra le maggiori figure della prima metà del Novecento italiano. Membro del PSI e fondatore de L'Ordine Nuovo (1919), fece parte dell'esecutivo dell'Internazionale comunista. Divenuto segretario del Partito Comunista d'Italia e deputato, affrontò la questione meridionale, indirizzando la politica dei comunisti verso l'unione con i socialisti massimalisti. Nel 1924 fondò il quotidiano politico l'Unità. Per la sua attività e per le sue idee fu condannato a venti anni di carcere. Il suo pensiero politico si articolò in una rilettura globale dei fenomeni sociali e politici internazionali dal Risorgimento in poi, che lo portò a criticare lo stalinismo, a teorizzare il passaggio dalla "guerra di movimento" alla "guerra di posizione", a formulare i concetti di "egemonia" e di "rivoluzione passiva".
IL CURATORE: Mario Di Vito, classe 1989, giornalista. Lavora per Il Manifesto, scrive anche per A-Rivista Anarchica, Malamente e altre testate. Ha pubblicato i noir "Il male minore" (Edizioni Ae, 2016), "Due minuti a mezzanotte" (Fila 37, 2018) e il reportage narrativo "Dopo. Storie da un terremoto negato" (Poiesis/Lo Stato delle Cose, 2019).

ESTRATTO: Il detenuto 7047, ogni giorno, passa una grande quantità di ore a camminare su e giù per la sua cella. Rimugina, le guardie forse pensano che stia impazzendo, che parli da solo, si stupiscono del fatto che quell’omino, con la testa incassata nelle spalle e l’espressione un po’ spaesata, sia il famigerato Antonio Gramsci. Dopo aver passeggiato, Gramsci si inginocchia su uno sgabello, si china sul tavolino e comincia a scrivere.
Poi si alza di nuovo, torna a camminare, si inginocchia e scrive, scrive, scrive. Finirà sei anni più tardi, ormai fuori di prigione, visto che otterrà la libertà condizionale nell’ottobre del 1934. Nelle intenzioni del suo autore, i trentatré Quaderni non sono destinati alla pubblicazione, che, infatti, avverrà soltanto negli anni Quaranta, curati da Felice Platone sotto la supervisione di Palmiro Togliatti in persona. E l’ordine dell’opera, dunque, in un certo senso non è diretta espressione di Gramsci, che si è limitato a riempire le pagine con riflessioni e appunti sparsi. La numerazione, ad esempio, è merito di sua cognata Tatiana Schucht, che così li affida all’ambasciata sovietica di Roma, grazie alla quale arrivano fino a Mosca. Il detenuto 7047 scriveva in completa solitudine e questo non è un particolare di secondaria importanza: vuol dire cioè che i suoi pensieri non erano mediati dal dibattito pubblico — di cui comunque aveva notizia — e dunque si presentano in tutto e per tutto autonomi rispetto non tanto agli accadimenti del periodo in cui venivano scritti,
Otterrai un file EPUB (1MB)

Customer Reviews

Non ci sono ancora recensioni.