
Lessico Cherokee. Storia, Spiritualità e Dizionario Italiano-Cherokee di Milandri-Blasini
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€9.99
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Autore: Raffaella Milandri-Myriam Blasini
Titolo: Lessico Cherokee. Storia, Spiritualità e Dizionario Italiano-Cherokee
Pagg edizione cartacea : 418
Lingua: italiano
Formato: Epub con Adobe DRM
Prezzo: 9,99 euro
Edizione: Mauna kea, 2021
EAN/ISBN: 978-88-31335-26-3
LINK ALLA VERSIONE CARTACEA
IIL TESTO: Il primo dizionario Italiano-Cherokee insieme a storia, riti e tradizioni del fiero popolo di nativi americani. I Cherokee, tristemente famosi per aver percorso il Sentiero delle Lacrime: una marcia di deportazione dalle proprie terre in nome della avidità dell’Uomo Bianco. Credendo fino all’ultimo nella giustizia, il popolo dei Cherokee ha fatto appello alle leggi dei Bianchi contro i Bianchi stessi, così perdendo la libertà e le amate terre. Ma attraverso un percorso fiero, oggi le Nazioni Cherokee sono risorte. Il primo dizionario Italiano-Cherokee mai pubblicato contiene anche le basi della grammatica e la traduzione inglese: un vero punto di riferimento per una lingua dichiarata dall’Unesco a rischio di estinzione. La prefazione è curata da Oddist Lambrecht, membro della Four Winds Cherokee Tribe, a cui appartiene come membro onorario anche Raffaella Milandri, che ha curato storia e tradizioni del popolo Cherokee. “La nostra lingua non è solo insostituibile, come la vita, ma è davvero un tesoro. Come i nostri anziani”, dicono i Cherokee. Solo grazie a loro, forse, tra un paio di generazioni, esisterà ancora una lingua Cherokee.

GLI AUTORI: Scrittrice e giornalista, Raffaella Milandri, attivista per i diritti umani dei popoli indigeni e studiosa di Storia dei Nativi Americani, laureata in Antropologia, è membro onorario della Four Winds Cherokee Tribe in Louisiana e della tribù Crow in Montana. Come viaggiatrice solitaria è stata accolta da tribù nei più remoti angoli di mondo. Myriam Blasini, di origini canadesi, è studiosa appassionata di storia delle religioni e di tradizioni multiculturali e multilinguistiche. Laureanda in Veterinaria alla Federico II di Napoli, è esperta di cultura giapponese e di manga. Ha pubblicato: Lessico Lakota. Storia, Spiritualità e Dizionario Italiano-Lakota (Mauna Kea 2019, con Raffaella Milandri). Ha inoltre curato la edizione italiana di Coyote Stories, di Mourning Dove.
ESTRATTO: PREFAZIONE a cura di Oddist Lambrecht Pakana
È giusto che inizi questa storia con il preambolo “C’era una volta”.
C’era una volta una terra vasta e bellissima, con un popolo che vedeva le prove della vita in un modo che era connesso al mondo della natura, e parte stessa di esso, e al ciclo della vita e della morte, e alle quattro stagioni simboliche. La connessione spirituale come parte della vita, che fosse con una persona o con ciò a cui si riferivano come il Popolo degli Animali, richiedeva rispetto per quello stile di spirito, inclusa la vita vegetale. Essendo ogni essere un dono del “Grande Spirito”. Quindi l’equilibrio tra natura e vita doveva essere mantenuto. Così era la prospettiva dei Nativi Americani riguardo alle relazioni con ogni essere, quando i primi visitatori arrivarono dalle Grandi Acque. C’è stato un enorme sforzo nel tentativo di essere in pace con quegli strani pellegrini provenienti da terre lontane. In un primo momento la terra dei Cherokee è stata onorata, ma poi Andrew Jackson ha infranto persino la decisione della Corte Suprema del suo Governo sul diritto dei Nativi Americani alla loro terra, e con la forza e il sangue li ha portati a una marcia della morte. I Cherokee speravano che, se si fossero convertiti ai modi e alle volontà di questi stranieri, avrebbero potuto vivere in pace. I Cherokee adottarono una costituzione e una struttura governativa come gli stranieri, e inoltre inventarono e adottarono un alfabeto e la scrittura, e iniziarono anche ad aprire le loro scuole e college. Ma questo non fu abbastanza per proteggerli. La maggior parte di loro fu costretta a spostarsi lontano, in quella terra arida chiamata Territorio dell’Oklahoma. Tuttavia, i Cherokee dovettero cercare di trarne il meglio; anche gli altri grandi gruppi di nativi che vennero radunati per trasferirsi, come loro, chiesero che, una volta spostati in un luogo in cui erano messi con la forza, ci potessero rimanere. Alla fine, nelle nuove terre, dopo la grande guerra civile dei bianchi, i Cherokee diedero inizio alle loro nuove città, ai governi locali e alle istituzioni educative. Ma il Curtis Act3 del 1898 abolì il governo e le istituzioni Cherokee. Quando questa legge fu abrogata, i Cherokee dovettero ricominciare daccapo. I Cherokee hanno dovuto combattere per mantenere i loro costumi, le loro tradizioni e la loro lingua, più e più volte. Furono usati metodi molto crudeli per porre fine alla cultura e alla lingua Cherokee, e di tutti gli altri Nativi Americani.
Titolo: Lessico Cherokee. Storia, Spiritualità e Dizionario Italiano-Cherokee
Pagg edizione cartacea : 418
Lingua: italiano
Formato: Epub con Adobe DRM
Prezzo: 9,99 euro
Edizione: Mauna kea, 2021
EAN/ISBN: 978-88-31335-26-3
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IIL TESTO: Il primo dizionario Italiano-Cherokee insieme a storia, riti e tradizioni del fiero popolo di nativi americani. I Cherokee, tristemente famosi per aver percorso il Sentiero delle Lacrime: una marcia di deportazione dalle proprie terre in nome della avidità dell’Uomo Bianco. Credendo fino all’ultimo nella giustizia, il popolo dei Cherokee ha fatto appello alle leggi dei Bianchi contro i Bianchi stessi, così perdendo la libertà e le amate terre. Ma attraverso un percorso fiero, oggi le Nazioni Cherokee sono risorte. Il primo dizionario Italiano-Cherokee mai pubblicato contiene anche le basi della grammatica e la traduzione inglese: un vero punto di riferimento per una lingua dichiarata dall’Unesco a rischio di estinzione. La prefazione è curata da Oddist Lambrecht, membro della Four Winds Cherokee Tribe, a cui appartiene come membro onorario anche Raffaella Milandri, che ha curato storia e tradizioni del popolo Cherokee. “La nostra lingua non è solo insostituibile, come la vita, ma è davvero un tesoro. Come i nostri anziani”, dicono i Cherokee. Solo grazie a loro, forse, tra un paio di generazioni, esisterà ancora una lingua Cherokee.

GLI AUTORI: Scrittrice e giornalista, Raffaella Milandri, attivista per i diritti umani dei popoli indigeni e studiosa di Storia dei Nativi Americani, laureata in Antropologia, è membro onorario della Four Winds Cherokee Tribe in Louisiana e della tribù Crow in Montana. Come viaggiatrice solitaria è stata accolta da tribù nei più remoti angoli di mondo. Myriam Blasini, di origini canadesi, è studiosa appassionata di storia delle religioni e di tradizioni multiculturali e multilinguistiche. Laureanda in Veterinaria alla Federico II di Napoli, è esperta di cultura giapponese e di manga. Ha pubblicato: Lessico Lakota. Storia, Spiritualità e Dizionario Italiano-Lakota (Mauna Kea 2019, con Raffaella Milandri). Ha inoltre curato la edizione italiana di Coyote Stories, di Mourning Dove.
ESTRATTO: PREFAZIONE a cura di Oddist Lambrecht Pakana
È giusto che inizi questa storia con il preambolo “C’era una volta”.
C’era una volta una terra vasta e bellissima, con un popolo che vedeva le prove della vita in un modo che era connesso al mondo della natura, e parte stessa di esso, e al ciclo della vita e della morte, e alle quattro stagioni simboliche. La connessione spirituale come parte della vita, che fosse con una persona o con ciò a cui si riferivano come il Popolo degli Animali, richiedeva rispetto per quello stile di spirito, inclusa la vita vegetale. Essendo ogni essere un dono del “Grande Spirito”. Quindi l’equilibrio tra natura e vita doveva essere mantenuto. Così era la prospettiva dei Nativi Americani riguardo alle relazioni con ogni essere, quando i primi visitatori arrivarono dalle Grandi Acque. C’è stato un enorme sforzo nel tentativo di essere in pace con quegli strani pellegrini provenienti da terre lontane. In un primo momento la terra dei Cherokee è stata onorata, ma poi Andrew Jackson ha infranto persino la decisione della Corte Suprema del suo Governo sul diritto dei Nativi Americani alla loro terra, e con la forza e il sangue li ha portati a una marcia della morte. I Cherokee speravano che, se si fossero convertiti ai modi e alle volontà di questi stranieri, avrebbero potuto vivere in pace. I Cherokee adottarono una costituzione e una struttura governativa come gli stranieri, e inoltre inventarono e adottarono un alfabeto e la scrittura, e iniziarono anche ad aprire le loro scuole e college. Ma questo non fu abbastanza per proteggerli. La maggior parte di loro fu costretta a spostarsi lontano, in quella terra arida chiamata Territorio dell’Oklahoma. Tuttavia, i Cherokee dovettero cercare di trarne il meglio; anche gli altri grandi gruppi di nativi che vennero radunati per trasferirsi, come loro, chiesero che, una volta spostati in un luogo in cui erano messi con la forza, ci potessero rimanere. Alla fine, nelle nuove terre, dopo la grande guerra civile dei bianchi, i Cherokee diedero inizio alle loro nuove città, ai governi locali e alle istituzioni educative. Ma il Curtis Act3 del 1898 abolì il governo e le istituzioni Cherokee. Quando questa legge fu abrogata, i Cherokee dovettero ricominciare daccapo. I Cherokee hanno dovuto combattere per mantenere i loro costumi, le loro tradizioni e la loro lingua, più e più volte. Furono usati metodi molto crudeli per porre fine alla cultura e alla lingua Cherokee, e di tutti gli altri Nativi Americani.